Istituto Luigi di Savoia, Chieti 1948
Via Maiella, Chieti 1950
La Valle Pescara, Chieti 1946
Tempietti Romani, Chieti 1957
Adamo Rapposelli. Gli ammalati hanno bisogno del medico, a Chieti i nobiluomini avevano bisogno di Adamo Rapposelli, maestro di scherma, il quale abitava a Porta Napoli. Chiamato, partiva in bicicletta col fascio d'armi adattato all'asse del manubrio per non dare nell'occhio.Evitava il corso, ma lungo la via Orientale oppure dietro Le Mura, lungo la Cavallerizza, c'era sempre qualcuno che lui passato, si chiedeva: "..... va a preparare chi ? " Il luogo dello scontro era di solito, Villa Obletter su Capocoste, a monte della Voltara del Vento, oppure Villa Sbraccia, sopra alla Fonte d'Augello. Si andava in gran segreto, se ne tornava mettendo tutto in mostra. Ecco ad esempio l'avvocato Vincenzo Porreca che, ferito ad una mano, percorreva due o tre volte il corso da Aurelio Spatocco alla Trinità e viceversa. Solo chi non voleva vederlo non vedeva. Affiancato dai due giovani avvocati Troilo e Carusi, che facevano le prime prove nel suo studio. Rispondeva : "....se non mi levo il cappello scusatemi....battendomi con un mio collega, Agostino Banino, mi sono preso una piccola ferita alla mano......" e continuava a fare lo stesso percorso affinchè tutti sapessero..... |