Tempietti Romani, Chieti 1948
Le Terme, Chieti 1948
La Civitella, Chieti 1965
Terme Romane Ruderi, Chieti 1965
Orsolina Orsolina aveva molte cose naturali per stare alla pari con le belle di Chieti.Lasciatosi alle spalle il Monte Morrone sormontante il tetto della Trinità, sorrideva a destra e a manca. Se non fosse stato per quel suo sorriso, il vestito che la chiudeva tutta, meno il viso e le mani, non avrebbe dato a capire il suo mestiere. La campagna,già sua da ragazza, le stava ancora addosso : e la valle del Pescara le spaziava la schiena, la valle dell'Alento le approfondiva il petto. Tra di noi correva voce di suoi gesti materni. La sua finestra, di la della quale ella passava pudica e ripassava impudica, si confondeva con la finestra dell'ex scuderia De Laurentiis, dove Don Luigi Mantile vendeva il vino della sua vigna. Quella lo smicciava; lui, refrattario alla lusinga, ne ammiccava ai clienti. Unico a non impicciarsene era maestro Raffaele il ciabattino; magro davanti al quartino sul tavolo, rideva guardando Peppino Villani nella macchietta, appesa alla parete, d'un soldato di fanteria. Benchè di Chieti, come quelli che gli sbevacchiavano intorno, pareva giunto da un paese lontano, dalla Russia per esempio........................ |
Papà Nicola, Enio, Mamma Gina,Chieti 1948