HIGH PERFORMANCE LIQUID CHROMATOGRAFIA
I metodi cromatografici rappresentano ormai
degli strumenti inestimabili in tutti i campi, dalla chimica alla fisica, alla
biologia; indispensabili sia nei laboratori di ricerca, che nell'industria
chimica.Per quanto concerne la biologia, si può ricordare la separazione
completata dalla determinazione quantitativa mediante cromatografia su colonna o
su strato
sottile di ormoni e di proteine seriche nonchè misurazione dell'attività
enzimatica, di vari tipi di globuline umane ( normali e patologiche ) e di
amminoacidi.
Ma anche al di fuori del campo più strettamente chimico, innumerevoli sono i
problemi biologici, nella cui soluzione i metodi cromatografici sono stati di
valido aiuto.
Così risultati di estremo interesse sono stati ottenuti nel campo delle
indagini genetiche e tassonomiche, con le applicazioni di metodi della massima
semplicità: diretto schiacciamento di frammenti di tessuti, animali o vegetali,
o di interi organismi, su carta per cromatografia ed esecuzione del
cromatogramma con opportuni solventi. Altrettanto rilevante è stato l'apporto
delle
tecniche
cromatografiche nel campo della genetica biochimica umana. Le possibilità
di separazione offerte dei metodi cromatografici sono, nella grande maggioranza
dei casi, inarrivabili, ma non infinite. La scelta delle fasi stazionaria e
mobile, per quanto si appoggi su alcuni concetti elementari, rimane in larga
parte affidata all'intuizione; è un arte che si ricollega in molti casi al ben
noto e generico " fiuto chimico ": quando l'intuizione non sorregge, i
risultati sono spesso deludenti.
Non può, d'altronde, neanche presumersi che con la tecnica cromatografica sia
possibile separare tutto e bene.
Un altro inconveniente è costituito dal fatto che le migliori separazioni
cromatografiche si ottengono per miscugli di sostanze presenti in quantità non
troppo diverse tra loro; il che avviene di rado. L'efficacia della cromatografia
è dovuta al fatto che le separazioni si basano su interazioni fisico-chimiche a
livello molecolare tra il supporto cromatografico, le sostanze da separare e
taluni componenti del solvente mobile. Separazioni cromatografiche possono venire
condotte su quantità di sostanze relativamente elevate come nelle cromatografie
su
colonna, ma
anche su quantità ridottissime, o addirittura su tracce come nelle
cromatografie su foglio e su strato sottile.
Le possibilità di questa tecnica possono considerarsi infinite, e per il futuro
è facile prevedere nuovi, ulteriori sviluppi.
Spesso, infine, l'analisi cromatografica, non dà una risposta univoca, ma dati
che devono essere interpretati: se tale interpretazione non è fatta con criteri
di grande rigorosità e, quando necessario, con una serie di scrupolosi
controlli, essa può dare risultati apparentemente in armonia con l'ipotesi del
ricercatore per poi riservare più avanti sorprese e amarezze.
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